Tirocini

“Sono una studentessa di storia dell’arte e mi piace in particolare l’arte contemporanea. Ho deciso di svolgere il mio tirocinio universitario presso il Giardino Sonoro perché l’arte di Sciola e il suo museo a cielo aperto mi hanno conquistata sin dalla prima visita. L’esperienza di tirocinio è stata formativa e appassionante: ho collaborato alla sistemazione dell’archivio dell’artista,imparando a conoscere il suo operato e la sua filosofia in modo dettagliato, grazie all’analisi del materiale documentario di proprietà della Fondazione Sciola. Allo stesso tempo, come guida del museo,ho avuto la possibilità di raccontarne la bellezza ai numerosi visitatori di tutte le nazionalità, che spesso si avvicinavano per la prima volta alle opere dello scultore. Posso dire di essermi innamorata del Giardino Sonoro, consiglio vivamente questa meravigliosa esperienza!”

Margherita Ranzato

“Avrei potuto scegliere qualsiasi museo, archivio o biblioteca per svolgere il mio tirocinio.

Ho fatto la mia scelta valutando dove avrei potuto imparare maggiormente l’Arte, quella con la A maiuscola. Il Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola è un luogo in cui spazio e tempo sono un’unica cosa, inscindibili come tutti gli elementi che compongono l’Arte di un Uomo che è stato in grado rendere elaborato ciò che è elementare e semplice ciò che è complesso.

Durante il tirocinio universitario, poi prolungatosi tramite il tirocinio regionale FSE 2019, ho avuto la possibilità di entrare in contatto con le opere, studiarle e catalogarle, ho partecipato alla revisione della rassegna stampa locale ed estera sull’artista. Inoltre lo staff (orgogliosamente tutto al femminile) ti insegna e consiglia, ti sprona e ti lascia il giusto spazio sia per imparare sia per sbagliare, ma soprattutto ti fa conoscere Pinuccio, perché, come nel mio caso, non ho avuto questo onore.”

Marta Carta

“Grazie a questa meravigliosa esperienza di tirocinio universitario nel Giardino Sonoro, ho avuto l’opportunità di studiare un grande Artista e mentore come Pinuccio Sciola. Ho avuto la possibilità di conoscere le sue sculture e di ascoltare attraverso i suoni quanto avessero da raccontare; mi sono potuta occupare della riscostruzione dell’archivio, della catalogazione delle opere e della documentazione sull’artista. È stato entusiasmante poter guidare i visitatori del Museo, dopo esser stata preparata da Maria e da tutto lo staff, che con pazienza, amore e grande empatia mi hanno guidato durante tutto questo percorso facendomi sentire parte integrante del gruppo.

Rimane per me un’esperienza unica di crescita culturale e professionale ma anche di profondo rispetto verso la natura.”

Roberta Melis

“Poter fare il tirocinio universitario al Giardino Sonoro è stato un onore, sia per esser stato a contatto con l’arte di quello che penso sia stato il più grande artista nel panorama del ‘900 sardo , sia perché all’interno di questo campo è difficile trovare un luogo che ti permetta di apprendere a 360 gradi tutto quello che ti serve, cosa che invece qui è successa. Ho potuto toccare con mano ogni aspetto che riguarda il lavoro di un museo, circondato da un’atmosfera terapeutica che stimola positivamente la soggettività, permettendomi di capire quale direzione volessi prendere nella mia carriera.  Rubando le parole di Nicolas Bourriaud, posso affermare di essermi ritrovato dove l’arte diviene così luogo di incontro, dialogo e confronto in cui l’artista gestisce con metodologie proprie il compiersi della finalità dell’opera.”

Stefano Scano